Sia benvenuto ogni visitatore di questo Blog

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curiosi o svogliati, tristi o allegri, sensibili o crudeli
qui troverete immagini, pensieri, riflessioni,
commenti ed un possibile incontro o scontro di idee
il tutto condito dalla buona educazione, dall'ironia e dal buon senso nel rispetto del prossimo
un blog realmente fatto in famiglia, dove ognuno ci mette un pezzo di vita da condividere
si parte da qui con alcune immagini per vedere dove questo mezzo di comunicazione ci può portare
non per nulla chi usa internet viene definito un .... navigatore

sabato 8 marzo 2008

La mia bella

la mia bella compie gli anni
con la mia bella ho fatto tanto e tanto farò ancora
ho portato la mia bella un giorno al cinema a vedere Robin Hood
con le note di Bryan Adams in sottofondo ho baciato la mia bella
la mia bella ha detto: adesso però guardiamo il film!
la mia bella ha gli occhi dolci, ma non sempre
ogni tanto la mia bella mi dice: ti posso fare un appunto?
io ho imparato a dirle: no
ma la mia bella me lo fa lo stesso
la mia bella non sa qual'è la pressione delle gomme,
ma sa benissimo quanti punti ho sulla patente
la mia bella mi aspetta sul divano quando tardo,
poi la porto a dormire nel letto
senza la mia bella non ci sarebbe mai stato
ed.an.si.lo.
io amo la mia bella
lo.

mercoledì 27 febbraio 2008

Entropia

Si pensi di far cadere una gocciolina d'inchiostro in un bicchiere d'acqua: quello che si osserva immediatamente è che, invece di restare una goccia più o meno separata dal resto dell'ambiente (che sarebbe uno stato completamente ordinato), l'inchiostro inizia a diffondere e, in un certo tempo, si ottiene una miscela uniforme (stato completamente disordinato). È esperienza comune che, mentre questo processo avviene spontaneamente, il processo inverso (separare l'acqua e l'inchiostro) richiederebbe energia esterna.
fonte Wikipedia
La prima volta che ho sentito questo termine avevo 15 anni. Bologna, istituto tecnico per geometri "Pacinotti" classe 2^ G. Professore di disegno tecnico (lo stesso che aveva detto a mia madre che non sapevo disegnare, ma potevo diventare comunque un ottimo capo cantiere), aspetto giovanile casual. insomma fuori dai normali canoni soprattutto per quegli anni. Lavagna pulita e studenti appena seduti dopo il suo ingresso in aula, cosa invece perfettamente consona almeno per quegli anni, anche se lui non ci teneva particolarmente. Gesso in mano e sulla parete nera scrive
E N T R O P I A
Non erano previste interrogazioni per quel giorno, per cui la curiosità più che la preoccupazione animava le nostre facce e questo lui lo sapeva. "Differenza tra la condizione di stato ordinato e quella di stato disordinato". Qualsiasi azione attuata dal genere umano, benché animata dai migliori propositi, provoca delle conseguenze ovvero disordina l'ordine. La goccia d'inchiostro che cade in bicchiere d'acqua è la causa dell'azione di una mano comandata da una mente che ha bisogno di conoscere. Da questa azione otterremo dei benefici (conoscenza), ma anche dei problemi (acqua sporca). Per risolvere i problemi c'è bisogno di nuova conoscenza che provocherà nuovi problemi. In questo processo ripetitivo che è alla base dello sviluppo, produciamo rifiuti e consumiamo energia. Trovo che questo argomento, in questo tempo sia diventato di estrema attualità. L'entropia concettualmente è sempre esistita, ma abbiamo preferito non affrontarla non occuparcene ignorarla. Con il passare degli anni me la sono ritrovata improvvisamente davanti, come se stessi camminando in un'affollata strada guardando solo i miei piedi ed urtandomi, mi ha avvertito che tutte le mie scelte producono conseguenze che vanno ponderate. Ogni volta che riempiamo il carrello della spesa, mettiamo in moto i nostri veicoli, accendiamo la luce di casa, laviamo un maglione. Con il passare degli anni, ho notato che mi sto sempre più affezionando alle mie cose: utilizzo una vettura di 15 anni, una moto di quasi 20 e della mia attrezzatura fotografica la garanzia è scaduta ormai da una vita: Qualcuno può pensare che sia un retaggio degli anni, come la nonna che non vuole mai buttare via niente ..... perché non si sa mai! può sempre servire! La verità è che tutto funziona. In realtà ciò che possiedo mi dà il pieno godimento delle mie necessità e dei miei desideri. A nulla rinuncio. Sento ripetere dall'informazione ufficiale che se i consumi si fermano, si ferma anche lo sviluppo. Non ne sono così certo, forse quello che ci serve è consumare meglio. Abbiamo veramente bisogno di tanti oggetti materiali per essere più felici? Personalmente, ho coscienza che ogni prodotto che acquisto presto o tardi diventerà un rifiuto, quindi sento il dovere almeno di utilizzarlo al meglio e più a lungo possibile. Può sembrare antieconomico continuare a circolare su dei veicoli "attempati", ma se non rottamo la mia auto veramente si fermeranno le fabbriche e qualcuno perderà il lavoro; ed al lavoro dei riparatori, dei meccanici nessuno ci pensa. I costi per l'energia utilizzata per smaltire i rifiuti sembrano impalpabili, ma non sono riconducibili solo alla cifra riportata nel bollettino postale. Nel tempo i costi dell'entropia andranno saldati. Oltre a stimolare la raccolta differenziata delle nostre immondizie, per quale motivo non è possibile affrontare il problema alla fonte? Perché sentiamo il bisogno di avere il telefonino dell'ultima generazione, se poi lo utilizzeremo come il precedente ancora funzionante? Per ridurre la concentrazione delle polveri fini è più utile una vettura Euro 4 utilizzata per andare a prendere il caffè al bar, oppure una vecchia alfa che circola solo in caso di necessità. Chi nel 2008 lucida ancora le scarpe, le ripone nella scarpiera mettendoci la carta all'interno per non sformarle è un futuro serial killer, oppure semplicemente ha a cuore le proprie cose? L'entropia merita considerazione? La lezione del mio insegnante si concluse così quel giorno: ogni processo iniziato avrà un termine; un giorno la bilancia sui cui piatti si pesano i rifiuti e l'energia necessaria a smaltirli penderà certamente da un lato e con un gesto della mano alzata a livello della fronte affermò che quel giorno ci saremmo trovati "con la merda fin qua". Magari, il nostro dovere è fare in modo che quel giorno arrivi il più tardi possibile e smettere di camminare guardandoci i piedi.-

lunedì 7 gennaio 2008

Il peso delle responsabilità

Abbiamo bisogno di essere responsabili. Questo credo. Malgrado tutto è una nostra necessità e non sempre ci riusciamo al meglio. Addirittura ci irrita relazionarci con una persona che evita le proprie responsabilità. "Mi dispiace ma non è una mia competenza!" Prendere un impegno e saperlo portare a compimento, trovo che sia indice di sicurezza personale, un giusto metodo per trovare il proprio sito in ambito sociale, per qualificarci al meglio. Ma allora quello che pesano sono le eventuali conseguenze se cadiamo in fallo. L'errore esiste e va considerato, non pesato. La coscienza delle cause dei nostri errori, benchè considerevoli, ci aiuta a porne rimedio per quanto umanamente possibile. Questa considerazione mi urge in quanto mi capita sempre più spesso di scontrarmi con l'improbabile l'impossibile l'inevitabile, il non posso il non credo il non direi, il vorrei evitare il chiedi a Tizio oppure a Caio. Bisogna solo provarci per fare un salto nella fiducia.
lo.

giovedì 3 gennaio 2008

Top Drivers

Partecipanti all'esibizione motoristica:

  1. "Sirena" Giorgio
  2. "Metano" Catta
  3. "Sbirro" Loris
  4. "Cayenne" Enrico
  5. "Valentino" Nando
  6. "Barone Rosso" Jeff
  7. "Brizzolato" Robert
  8. "Abrasivo" Marco
  9. "Tranquillo" Vincenzo
  10. "Perito" Luca




Si ringraziano gli sponsor: H'era, MM Abrasivi, La Famosissima Ferramenta e L.V. borsetteria


mercoledì 2 gennaio 2008

tutto ciò che ha lasciato una traccia




13 Luglio 2007 - ringrazio i primi navigatori che hanno espresso le loro opinioni ed i loro consigli su questo .... sito. E' la prima esperienza del genere e può, anzi deve certamente migliorare. A presto


17 Agosto 2007 - l'impegno per ottimizzare l'esplorazione di questo spazio web ha incontrato alcune personali difficoltà, ma finalmente è stato possibile inserire nuove immagini. Vi invito comunque ad esprimere sinceramente i vostri buddi, opinioni o consigli e sarà mia cura rispondervi quanto prima tramite questo blog, oppure direttamente via e-mail. Ola





Isola d'Elba - estate 1998




4 Settembre 2007 - primo vero pensiero di questo blog: ho osservato durante questa estate, le immagini passate decine di volte ai telegiornali nazionali riguardanti le .......non trovo un aggettivo adatto a qualificare la piromania. Trovo che il termine pironame non ha nulla a che vedere con questi gesti del tutto premeditati e con un preciso secondo fine. Infatti la piromania è un vero disturbo della mente umana, tanto che l'attrazione per il fuoco per i veri piromani è tale spingersi a bruciarsi loro stessi. Questi assassini della natura hanno invece un solo obiettivo: il lucro, la speculazione edilizia oppure la ricerca di nuovi pascoli per il bestiame, comunque il conseguimento di un vantaggio personale.
Quello che agli occhi di uno spettatore inerme può sembrare un spettacolo difficile da dimenticare, per i giorni a venire non è altro che una sconfitta del genere umano, dove pochi delinquenti bruciano un patrimonio di tutti. Sicuramente mancano i mezzi sia per limitare i danni che per ricostruire quanto distrutto. Ma soprattutto manca la coltura del bene comune, manca la vera indignazione tanto che ora ci scandalizziamo e poi in futuro facciamo finta di non accorgerci che là dove è passato il fuoco, ora si trova un cantiere autorizzato da qualcuno che ha un nome e un cognome. Il bene comune finisce con il nostro nulla osta per essere sottomesso agli interessi di pochi delinquenti, non piromani. Per finire vi invito ad aderire in massa al V-day il giorno 8 Settembre 2007, sia contro i veri piromani, sia contro i falsi piromani e sia contro chiunque non vi permette di difendere il bene comune, perchè possa essere, anche se in forma goliardica, una prima dimostrazione d'indignazione. Giusto per farci l'abitudine.


21 Settembre 2007- Primo giorno d'autunno, quasi irreale. Il clima è caldo, sia quello metereologico che quello politico e sociale. La pietra "V day" scaraventata nel lago dell'indignazione generale sta creando non pochi disagi. Forse qualcuno salirà sul carro dei vincitori e pronuncerà i soliti "io lo avevo detto", ma va bene comunque. L'importate è discutere, confrorntarsi, non aspettarsi la manna dal cielo, ma partecipare, essere presenti, vivi e vivaci. Non stare solo a sentire, ma far pesare la propria presenza. Non è assolutamente scontato od inutile. Da non sottovalutare anche l'aspetto educativo per chi cresce nella nostra società, una piccola dimostrazione di particiapzione alla vita sociale. Mi è piaciuta.


12 Ottobre 2007 – argomento leggero: mentre sto scrivendo queste righe dei bambini sono sul divano a guardano i “Barbapapà”. Incredibile, ma vero. Oltre all’ovvia nostalgia di un uomo quasi quarantenne, che con i Barbapapà ci ha passato da bambino alcune liete ore, non riesco ad evitare dei paragoni con quanto viene propinato oggi in televisione. Analizzandoli si nota che l’aspetto dei protagonisti induce allegria e tenerezza, le loro avventure sono ambientate in un mondo non troppo distante da quello reale, con altri bambini ed adulti, il linguaggio è semplice e non manca il lieto fine. Certamente gli autori hanno a suo tempo ricercato questi ed altri elementi per rendere i Barbapapà apprezzabili dagli allora bambini. Ma questi sono tuttora elementi fondamentali negli autori di oggi? In caso contrario cosa è cambiato? Un bambino di oggi non corre il rischio di pensare di poter emulare Dragonball, confondendo troppo la realtà con la finzione? Pur rischiando di apparire un poco “bacchettone”, ammetto di non aver piacere che la mia prole si appassioni per cartoon violenti o che prevendono scontri virtuali tra guerrieri di varia origine. Temo che scatenino in loro un’aggressività che per la loro età può essere dannosa per sé stessi e per gli altri. Concludo anch’io con un lieto fine: i Barbapapà sono piaciuti e mi hanno chiesto di riverderli domani!


18 Ottobre 2007 – Premio Nobel: lo scienziato James Dewey Watson (Chicago, 6 aprile 1928) premiato a Stoccolma nel 1962 per la scoperta del DNA, nel 2007 ha dichiarato che i neri sono meno intelligenti dei bianchi. Oltre a essergli grato per la sua scoperta che sicuramente più illustri scienziati hanno sviluppato in funzione della cura di malattie genetiche ed ovviamente certo che la sua intelligenza non sia sufficiente a garantirgli una dovuta considerazione nel resto del genere umano, mi permetto di partire da questa idiota affermazione per una riflessione: quale peso può avere nella vita di un essere umano la sua storia, la sua educazione oppure l’ambiente nel quale è cresciuto? Ovvero la capacità di fare le giuste scelte, di condizionare il nostro futuro, di reagire alle avversità della vita può dipendere da un mero aspetto genetico oppure è frutto di quello che siamo e da dove veniamo? Come possono influenzare il nostro quotidiano dei singoli episodi che magari abbiamo anche difficoltà a ricordare?


5 Novembre 2007 - Saluto a Don Benzi
Doverso ricordare oggi un uomo giusto che, quasi a sembrare profetico, ha lasciato questa esistenza nel giorno in cui si è soliti ricordare i defunti. E' impossibile non ricordre quel volto senza il sorriso che a tanti ha dato una speranza di vita migliore e che contiuna nonostante tutto ad essere un messaggio di speranza e di fede. Anche chi non lo ha conosciuto personalmente, non può che essergli comunque grato.






1 Gennaio 2008 - buoni propositi: il risveglio da una notte pesante anche se molto divertente. Gli amici la goliardia i giochi le risate i sorrisi dei piccoli e quanto di meglio possa determinare un lieto ricordo. Ma l'anno non finisce qui, a volte i malumori ritornano e presto si dimenticano i buoni propositi sormontati dai problemi di tutti i giorni. Ho smesso di fare buoni propositi, preferisco dare il meglio che posso giorno per giorno. Magari riesco a controllare meglio le situazioni più pesanti e non sono l'unico ad averne beneficio. Ho fiducia nel futuro .... e anche qualche timore.




martedì 1 gennaio 2008

Galleria Fotografica

E' irriverente commentare delle foto, soprattutto se sono le proprie. Dovrebbe bastare il titolo a dimostrare di essere stati capaci di esprimere le giuste sensazioni con un semplice scatto. Ma se me la cavo abbastanza a fotografare, sono decisamente incapace a dare un titolo alle immagini. Facciamo un accordo: se non è chiaro il titolo, non vi piace la foto, oppure volete esprimere ciò che avete provato, lasciate un commento nel blog.


fragore




















Loreto


















corto maltese












in cima agli alberi






















cesare









infinito











buskers 2006











patria













rurale



















l'osservazione











rivolta al mare


















la rincorsa delle ombre






Thabor



















ragnatela










rifrangersi












volto in pietra











il santo












il cileno
buskers 2007

















controcorrente











campo dei fiori












vicolo assolato



















profilo











spettatori
buskers 2007











limpida













in mezzo scorre


















note












c'era vita notturna


















schizzi












tra i fili d'erba












scoglio


















picco













venghino signori
buskers 2004









piccola natura


















sosta



















caduta libera

















balconata


















l'impronta del vento


















controluce













vita da pescatori

















brezza











troppo al sicuro











schiuma


















riconoscenza
buskers 2004













tutte queste foto sono dedicate al ricordo di Willy Cremonini