Sia benvenuto ogni visitatore di questo Blog

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curiosi o svogliati, tristi o allegri, sensibili o crudeli
qui troverete immagini, pensieri, riflessioni,
commenti ed un possibile incontro o scontro di idee
il tutto condito dalla buona educazione, dall'ironia e dal buon senso nel rispetto del prossimo
un blog realmente fatto in famiglia, dove ognuno ci mette un pezzo di vita da condividere
si parte da qui con alcune immagini per vedere dove questo mezzo di comunicazione ci può portare
non per nulla chi usa internet viene definito un .... navigatore

martedì 27 dicembre 2011

Fotocontest.it | Concorso #199 - Corde,fili, nastri...


Fotocontest.it | Concorso #199 - Corde,fili, nastri...
con la fotografia intitolata Green, edansilo si classifica al 4 ^ posto del concorso fotografico. Ne approffito per ringraziare tutti coloro che hanno parteciapato e condiviso questo contest.

lunedì 14 novembre 2011

Balloons



Scusate se oso riproporre un post già pubblicato, non è mia abitudine. Ma la foto è foto e quando nuovi scatti già interpretati da un obbiettivo soddisfano le tue aspettative, non puoi tenerli nel cassetto per pura puntigliosità. Per cui non ho fatto altro che aggiornare una galleria su picasa alla quale al solito potre accedervi cliccando sul titolo del post, oppure sul banner a lato del blog. Sono immagini piuttosto cariche di colore, per cui potrebbe essere persino necessario un paio di lenti scure, ma non spaventatevi.

lunedì 7 novembre 2011

In ricordo di


Ho visto tanti modi di ricordare un amico, un figlio, un amore, uno sportivo oppure semplicemente un giovane uomo. Tanto se n'è parlato e tanti sono stati i gesti. Forse non occorre fare grandi cose per essere ricordati, basta semplicemente essere sè stessi e per questo un ragazzo di Coriano di sicuro si è fatto voler bene, non solo quando vinceva ma soprattutto quando sbagliava e lo ammetteva. Tutti sanno i rischi che ci sono a salire su una moto e chi lo fà in un circuito è sicuramente più consapevole delle conseguenze delle sue scelte, piuttosto di tanti sprovveduti che girano sulle pubbliche vie causando dolori più agli altri che a sè stessi. Quest'ultima commemorazione altro non è che il gesto più limpido ed onesto compiuto da alcuni uomini per se stessi, con le loro paure e scaramanzie, con un sofferente ricordo.

venerdì 30 settembre 2011

ZEITGEIST


Alla ricerca di un nuovo umanesimo

sabato 10 settembre 2011

Buskers


Un nuovo album allestito con le esibizioni dei Buskers a Ferrara nell'ormai rassegna storica degli artisti di strada. Buona visione








Posted by Picasa

domenica 7 agosto 2011

Le favole nel bosco


Pomeriggio assolato di Maggio trascorso nel parco di villa Albertina Hercolani in località Castello di Castel Maggiore alla ricerca dei personaggi fiabeschi colà dimoranti, in un percorso ricco di sorprese e mio malgrado, anche di qualche rinite allergica di stagione. Poco male.... l'esito eccolo qua ai vostri occhi. Cliccate gente. Cliccate ed esprimete il vostro severo giudizio. La mia unica colpa è quella di averci messo tanto impegno e troppo tempo. Siate pii.

lunedì 11 luglio 2011

7 giorni

Sette giorni di aspettative, intenzioni
un treno, le cime montane che si avvicinano, una piccola stazione.
Letti a castello e cassettoni da rimepire, tutti a tavola
la benedizione e la condivisione.
Le stringhe degli scarponi, zaini e borracce da riempire,
una bandiera ed un canto.
Un cappelino giallo, una mantella rossa e un maglione blu
fiori cascate prati insetti, il fischio di una marmotta.
Un fazzoletto per rincorresi, un numero dell'alce rossa.
La vigore della cioccolata, il rinforzo di una lettura.
Ascolta, guarda, vivi, perdona
La parola del Padre.

giovedì 9 giugno 2011

Omicidio Stradale


E' ormai da tempo che ho questa convinzione: i peggiori delinquenti non compiano i propri reati con un arma in mano, ma con un volante o con un manubrio per gli appassionati delle due ruote. L'affermazione può suonare un pò forte, ma non sto cercando di impressionare nessuno. La realtà è che vivo professionalmente sulla strada e oltre a coloro che, benchè sobri, si permettono di non rispettare con noncuranza limiti e divieti posti a salvaguardare la salute di tutti, da ultimo si devono rincorrere anche coloro che sotto l'effetto di qualsiasi sostanza alterante, dopo aver procurato un decesso, scappano vigliaccamente. La verità è che abbiamo tutti in tasca un porto d'armi con il quale nella peggiore delle ipotesi viene utilizzato per togliere la vita a un malcapitato sulla nostra strada, nella migliore alla nostra. Ecco alcune allucinanti frasi che mi è capitato di udire con assoluta leggerezza: "........se ti ferma la polizia che stai guidando con la patente ritirata, sai cosa devi fare? Gli dici che la patente l'hai persa, che non hai altri documenti e gli dai un nome falso!" oppure "....ma se scappo a un posto di controllo della Polizia, che cosa mi succede?", "ma in fondo che cosa ho fatto..... non ho ammazzato nessuno, solo un bicchierino dopo mangiato!". I fatti di cronaca e le statistiche sui decessi su strada li conosciamo tutti bene. Questi ragazzi in video sono gli amici di Lorenzo Guarnieri, morto a 17 anni circa un anno fà, investito da uno scooter guidato da un uomo drogato ed in stato di ebbrezza. La loro è solo una piccola battaglia: la proposta di legge di istituire l'omicidio stradale con l'inasprimento della pena dall'attuale da 3 a 10 anni, in 8 e 18 anni, in modo che i colpevoli vadano carcere senza i benefici di Legge (sospensione della pena, arresti domiciliari e buona condotta), senza ottenere più la patente di guida. A questa petizione si può aderire compilando un modulo su www.omicidiostradale.it e per chi ha qualche tentennamento in merito, non deve far altro che chiedersi se vuole provare a mettersi al posto dei genitori di Lorenzo Guarnieri. Io ho firmato!

domenica 5 giugno 2011

Tour Frascari

Eccola qua la nostrana copia della più famosa Tour Eiffel. Tutta in ferro trattato con antiruggine per colmare eventuali onerosi futuri trattamenti di manutenzione. Bella idea per il Comune di Castel Maggiore. Ed ora cosa ci possiamo aspettare? La ristrutturazione di Villa Zarri, alle quale verranno applicate gigantesche pale eoliche come al Mouline Rouge, per dare alloggio alle signorine che sostano perpetuamente nella omonima fermata del tram, evitando che possano prendere la residenza dal benzinaio? "Disney City" al parco del Lirone, un lussuoso rilancio del Centro Commerciale "Le Piazze" nella nuova Galleria Lafayette e splendide gite in barca sul Navile. Meglio ancora: la riqualificazione del bistrattato supermercato Coop in un museo di arte moderna con un'altissima piramide di vetro visibile dalla Stazione Centrale di Bologna. Che bella gestione del territorio! E pensare che quando all'assessore dell'ambiente gli è stato chiesto quali vantaggi avessero i cittadini dimoranti all'ombra di questo grattacelo (sorto su un terreno comunale) con l'installazione dei pannelli solari, questi ha risposto che non poteva rispondere per le iniziative di un'altro assessorato. Non fanno parte della stessa amministrazione comunale?

domenica 29 maggio 2011

Report Il consigliere: Raphael Rossi

La lotta alla corruzione remando contro corrente. Come spesso accade nelle puntate di reporter, trasmissione più volte querelata da personaggi con la coda di paglia, un servizio giornalistico che racconta le vicende di un "Signor Rossi" non qualunque, ma semplicemente onesto. Per saperne di più basta cliccare su questo link: Report Il consigliere: Raphael Rossi

sabato 28 maggio 2011

Albergo a 5 spettri

Aiutare la scuola divertendosi.... che c'è di meglio? Per vedere le foto il metodo è sempre lo stesso: si può cliccare sul titolo del post ovvero su picasa edansilo album sul lato destro del blog.

lunedì 23 maggio 2011

La Polizia in festa


Alcune foto allestite in un web album di picasa. Per visionarle ricordate di cliccare su link a lato di picasa edansilo album ovvero su titolo del post.

mercoledì 18 maggio 2011

lunedì 9 maggio 2011

martedì 3 maggio 2011

Adolescenza

Partecipare genitori di Castel Maggiore, una occasione da nono perdere.

lunedì 2 maggio 2011

domenica 1 maggio 2011

Maranà-tha


Voglio tornare a Maranà-tha. Se vuoi vedere le foto cerca nella galleria di edansilo su picasa.

martedì 29 marzo 2011

Gelido

Classificata al 48^ posto del concorso fotografico on line dal titolo "l'inverno" organizzato da fotocontest.it

martedì 22 marzo 2011

Sottosopra

Fuori uso
classificata la 13^ posto al concorso fotografico on line dal titolo "Sottosopra"

venerdì 18 marzo 2011

giovedì 17 marzo 2011

ITALIA UNITA

ITALIA UNITA

giovedì 3 marzo 2011

Fughe da Fermi

Giovedì 10 Marzo 2011 - Ore 21.00 Teatro dell'Antoniano a Bologna - ingresso gratuito. Una interessante inziativa dell'associazione ANGLAD attiva sul territorio bolognese nella lotta alla droga. Un modo per saperne di più, anche se non ci riguarda da vicino. Ecco di seguito la descrizione dell'incontro:

Un momento di formazione ideato per offrire al personale scolastico conoscenze necessarie ad individuare fenomeni di disagio, identificare fattori di rischio e facilitare il dialogo con i giovani, grazie a messaggi educativi efficaci Nato per affrontare comportamenti a rischio e disagio giovanile nelle sue tante sfaccettature, “Fughe da Fermi” propone la formula di comunicazione peer to peer, alla pari, attraverso la testimonianza di Eugenia, una ragazza di 23 anni, entrata in comunità a 18 e ormai alla fine del programma. Ad accompagnarla sul palco, in un percorso narrativo fatto di musica, parole e visual art, dove l’informazione passa attraverso l’emozione, vi sarà il regista e conduttore Pascal La Delfa.
“La tragica realtà – ha spiegato Andrea Muccioli, responsabile della comunità di San Patrignano che attualmente ospita 1500 ragazzi, di cui 42 di Bologna da dove, negli anni, ne sono arrivati oltre 500 - “è che c’è un esercito di ragazzi che scappano da se stessi. Sono i drogati normali, frutto di un cocktail di egoismo e rassegnazione al quale ci siamo assuefatti. Ma il problema non è più solo il ragazzino che a 12 anni fuma droga. Nella stanza a fianco c’è suo padre che sta facendosi una riga di coca. Bisogna intervenire sul disagio familiare, creare centri di ascolto e socializzazione".

martedì 1 marzo 2011

Dico la mia

E' necessario un piccolo inciso per comprendere il senso di questo post sollecitato da una mail ricevuta dal Presidente del Consiglio dei Genitori dell'Istituto Comprensivo di Castel Maggiore che vi riporto di seguito:

Sono il Presidente del Consiglio d'Istituto e quindi, come tale, ho un ruolo istituzionale che non mi consente di prendere posizioni politiche.

Tuttavia stavolta mi espongo e, credo, a ragione.

Nell'ambito del convegno dei Cristiano-Riformisti il Capo del governo ha usato le seguenti parole:

… potere educare i figli liberamente e liberamente vuol dire di non essere costretti a mandare i figli a scuola, in una scuola di Stato dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare dei principi che sono il contrario di quelli che i genitori vogliono inculcare ai loro figli educandoli nell’ambito della loro famiglia..
Chiedo a voi genitori se la scuola che frequentano i vostri figli inculca valori contrari a quelli che inculcate voi.

Chiedo se i vostri figli frequentano una scuola di stampo sovietico e illiberale.

Vi chiedo se è ammissibile che il Presidente del Consiglio possa disprezzare e denigrare la scuola pubblica, la quale è tra i pilastri dei suoi compiti istituzionali come azione di governo (e che, ce ne stiamo accorgendo, sta demolendo).

L'unica ragione che posso trovare per cotanto accanimento è che, per avere l'appoggio della Chiesa in un momento in cui l'immagine ed i valori che lui trasmette sono tutto fuori che cristiani, debba cavalcare il fantasma del comunismo e l'odio verso ciò che è pubblico.

Ma anche spiegando questo attacco con l'opportunismo elettorale, sono profondamente indignato nel vedere che la scuola dei nostri figli viene disprezzata e attaccata senza precedenti, con accuse ridicole e offensive non solo per chi ci lavora, ma anche per noi genitori (siamo tutti deficienti a mandare i nostri figli in una scuola contraria ai nostri valori?).

Credo che stavolta quello che lui ha detto superi molte altre affermazioni precedenti, e credo che il mio ruolo di Presidente debba essere quello di difendere la scuola dei nostri figli non solo da continui tagli economici, ma anche da attacchi di tipo culturale-ideologico.

Non condivido nel merito le parole del Presidente del Consiglio che ritengo che siano purtroppo espressione di una politica italiana di bassissimo rilievo, affarista ed opportunista in ogni suo schieramento e non solo quello di maggioranza. Con rammarico devo però ammettere che le Istituzioni Nazionali e Locali elette con suffragio popolare, non sono altro che la rappresentanza anche dei nostri malcostumi. E' inopportuno non riconoscere le nostre responsabilità e sarà il caso di comprendere che coloro che dirigono la nostra vita sociale, siano essi maggioranza od opposizione, ci rappresentano sia nel bene che nel male. Sono la nostra immagine speculare ogni qualvolta veniamo colti in fallo e non vogliamo prenderci nè le nostre responsabilità e nemmeno le nostre colpe. Non abbiamo più rispetto per nulla: se abbiamo un figlio manesco lo giustifichiamo affermando che i ragazzi devono impare a difendersi; se provoca una danno minimizziamo o cerchimo un concorso di colpa; chiediamo all'idraulico consenziente di non farci la fattura e se un vigile ci ferma al semaforo senza le cinture, con il cellualre ed il bambino non legato al seggiolino, cosa rispondiamo? "Ma sono fermo al rosso!" E allora cosa possiamo aspettarci dai politici, se cerchiamo una conoscenza, un favore, una appoggio clientelare per migliorare il nostro status sociale. La nostra cultura è radicata nel negazionismo e nella irresponsabilità, frutto di una crescita nella mancaza di valori a cui invece una nazione ed in popolo in quanto tale dovrebbero fare riferimento. Ma la realtà è ben diversa: predichiamo da tempo la meritocrazia, ma un alunno non può essere bocciato nemmeno se mette le mani addosso ad un insegnante, altrimenti dovrà risponderne ad un Tribunale Regionale al quale si saranno rivolti i genitori di tanto esempio socilale. Non meravigliamoci se poi i giovani pensano che una ragazza minorenne abbia solo colto l'occasione della vita recandosi a casa di un uomo potente per denaro. E la scuola pubblica non è al di fuori da questo teatrino: assenteismo, assunzioni pilotate, ripetizioni a pagamento in nero, bullismo, droga, "non mi compete", "non dipende da me". Odio fare paragoni con gli stati stranieri, ma in Germania un ministro si è dimesso per aver copiato una tesi di laurea, in Italia avrebbe avuto una laurea honoris causa. La vera rivoluzione CULTURALE che può vermante cambiare questo paese a costo zero, consiste nel dire la verità ai nostri figli SEMPRE anche quando non ci conviene!

giovedì 24 febbraio 2011

La Storia

La Storia con la S maiuscola. Quella che si impara a scuola o almeno così dovrebbe essere. Quella che ti obbliga a memorizzare date, avvenimenti, guerre, rivoluzioni, scoperte che hanno cambiato la vita del genere umano. Quella che incautamente stiamo vivendo. Imperi politici, economici, industriali. La sensazione di esserci dentro e di sentirsi ingannati dal tempo e dalle distanze. Quanti avvenimenti storici possono aver inciso anche indirettamente sulla mia vita: le rivolte studentesce degli anni 70, la caduta del muro di Berlino, l'11 Settembre, internet e la crisi economica mondiale. Quanta assuefazione c'è nell'inevitabile, nell'imponderabile, nell'allontanabile, nell'occultabile. Dove è finita la nostra coscienza? Squallidi reportage di cronaca nera, osceni intrighi politici e pseudo spettacoli televisivi atti ad ingannare la realtà, per posticipare l'ora del nostro risveglio. Un ironico poeta che ci racconta la nostra Storia, lodato da tutti e ignorato dai più appena viene premuto il pulsante del telecomando della nostra vita. Ma la Storia ci ha circondato, ha attraversato i confini e si nasconde clandestina nelle periferie delle città, ai bordi dei fiumi delle campagne, nomade e disperata. Vite dei fantasmi senza nome. Ipocresia benestante. Ambizioni personali che riducono la nostra volontà di metterci al servizio del prossimo. Scaltri genitori di spietati attori da Truman Show, drogati dall'edonismo irresponsabile. Non è più tempo di negare l'evidenza.

mercoledì 16 febbraio 2011

La nuova era

martedì 15 febbraio 2011

Ross Bross


E' solo una piccola aspirazione: ricomporre anche per un breve periodo il gruppo fotografico "Ross Bross", così denominato da l'indimenticato Willy Cremonini che a molti di noi ha insegnato a fotografare e con noi ha condiviso nel lontano 1997 questa mostra fotografica ispirata dal bellissimo libro di Stefano Benni "Il Bar sotto il mare", alla quale l'autore stesso ha visitato a sorpresa. Voglia di condividere nuovamente la passione per la fotografia anche con nuove idee e iniziative. Insomma un messaggio buttato nel mare della comunicazione informatica in attesa di lieti riscontri. Fatevi risentire tramite questo blog o con qualsiasi altro mezzo di comunicazione.

domenica 23 gennaio 2011

Alberi in ombra

lunedì 17 gennaio 2011

Zelig 14-1-2011 Giuseppe Giacobazzi

martedì 11 gennaio 2011

Spiriti


Non è la volontà di esorcizzare la morte. Solo un rullino fotografico per immortalare il desiderio di alcuni di non essere dimenticati, di vivere la propria fede. Macabro forse e per certi versi espressione di ineguaglianza. A taluni può non piacere, ma comunque si tratta di opere inanimate dell'uomo per le quali non ho provato timore, forse solo un pò di disagio. Per vedere il filmato sarà necessario cliccare sul titolo del post, oppure entrate al solito in edansilo picasa album sul lato destro del blog, ricercando nella galleria dei filmati.
Posted by Picasa

venerdì 31 dicembre 2010

L'anno che vorrei

Vorrei, ma non posso...adesso basta,
il risveglio con il suo sorriso,
rivedere lo sguardo fiero di Sauro,
salire al Thabor e tornare a Penasa,
pregare in pace e per la pace,
capire il senso di ogni sofferenza,
pentirmi dei miei sbagli,
almeno un amico in più,
vedere dei bambini che giocano,
non tarpare le ali ai sogni di nessuno,
che John Lenon, Ghandi e Martin Luther King non fossero stati solo degli illusi,
un premio nobel che non fosse contestato dal suo governo,
non essere costretto a riscrivere queste righe il prossimo anno.

mercoledì 22 dicembre 2010

Buon Natale

martedì 14 dicembre 2010

La foto

lunedì 29 novembre 2010

Il mio brutto sogno

Una sera sono andato tardi a letto perchè volevo vedere Jurassik Park. Pensai che avrei dormito normalmente. Quando andai a letto sognai un T-rex che mi voleva mangiare e poi un triceratopo che mi aveva caricato: io riuscì a scansarmi in tempo e il triceratopo colpì un albero e sembrava che era finita questa avventura. Dei piccoli velociraptor mi rincorsero e mi fecero un po' di ferite (anzi erano quasi cinquanta) quando un plerodattilo mi acchiappò. Mentre volavo gli artigli dello plerodattilo mi si pintarono un po' sulle spalle: non sapevo cosa fare ma mi venne in mente di fargli il solletico, così piombai a velocità supersonica... sapete dove?
Ero su un diplodoco! Però lì sopra ero al sicuro. C'erano un sacco di dinosauri però quello che mi faceva più paura era il carnotauro e quello che mi faceva meno paura era lo stegosauro.
A un certo punto il branco di diplodochi andarono nell' acqua e io sobbalzai su e giù; nell' acqua c'erano tantissimi ittosauri: "Sono come delfini!" Esclamai.
Quando fui dall' altra parte del lago scesi e sentiì delle grandi urla: era un piccolo di megalosauro che scappava da un T-rex ; io decisi di salvarlo, allora corsi con tutte le mie forze e poi distrai il T-rex che mi inseguì. A quel punto mi ricordai del lago: allora guidai il T-rex al lago mi fermai davanti e, mentre il T-rex mi veniva adosso mi spostai e lui andò dentro il lago; poi sotto l'acqua c'erano le sabbie mobili e lì sprofondò.
Alla fine presi il piccolo megalosauro in braccio e lo misi in un nido abbandonato, lo coprì con la mia felpa poi andai a fare una passegiata...
Quando mi risvegliai era mattina e ero sudato; a colazione raccontai il mio sogno a mio padre e alla mia mamma e a mia sorella poi a scuola e tutti rimasero a bocca aperta!

venerdì 26 novembre 2010

Sala d'attesa

- Chi è l'ultimo?-
Una signora seduta vicino alla finestra alzando la mano viene eletta punto cardinale del quel pomeriggio di fine estate. Giornate ancora abbastanza calde e soleggiate, la finestra aperta sul viale principale con il sottofondo del traffico cittadino per i ritornelli dei discorsi di circostanza. Sedie scomode e ravvicinate per dar posto ai più senza consentire di mettersi troppo a proprio agio. Un ragazzo sostiene con due mani in preghiera il cellulare di ultima generazione in attesa di una risposta da qualche nuovo amico virtuale; un paio di sandali ai piedi, bermuda militari e maglietta in tinta, una borsa per documenti a tracolla, pizzetto e lunghi capelli ricci; l'ultima abbronzatura della stagione non hanno mimetizzato alcuni tatuaggi tribali sulla pelle; malgrado quella postura ricurva, la sua attesa per un segnale via etere non è ansiosa, anzi tradisce una certa assuefazione, quasi una fuga non necessaria dalla noia del mondo circostante e nemmeno troppo segreta o trasgressiva. Una coppia di anziani coniugi controllano con sguardo attento il rispetto dell'ordine d'arrivo roteando gli sguardi sulle facce dei presenti a cadenze costanti; conoscono bene il territorio ed i residenti: non mancano di argomenti per alimentare il loro piccolo pettegolezzo sottovoce; si muovono in sincronia come marmotte allarmate, lui allunga ogni tanto lo sguardo su quella incomprensile magia senza fili del tatuato: voi mettere una poesia vergata da una penna stilografica, magari come quella che tiene nel taschino della camicia a righe con le iniziali sul costato e contornata da un abito grigio, mocassini e calza rigorosamente lunga anche con il caldo. Non è costretto in quello stile, semplicemente si sente in giusta armonia con la sua compagna, che ogni venerdì va dal parrucchiere per la messa in piega, ogni due settimane dall'estetista e ogni sera cura la pelle con creme idratanti prima di coricarsi e russare in modo devastante a casa di una piccola deviazione del setto nasale che non ammetterà mai. Ciò non può assolutamente turbare il suo stile elegante, la collana di perle e la calza chiara ed aderente sotto la gonna a tubo che esalta lo slancio delle gambe fino alla scarpa con tacco sottile, di produzione artigianale e prodotta su misura. Il direttore ai lavori li chiama all'appello e loro si alzano dalle sedie meglio di una coppia di staffettisti ai giochi olimpici, segno che è da molto che aspettano. All'angolo un ex palestrato in maglietta attillata li osserva mentre gli passano davanti: ruota nervosamente un anello al dito indice della mano destra, mentre i piedi, incrociati vibranti sotto la sedia, esaltano la muscolatura delle gambe; ha mani tozze e callose, e la testa con il capello rasato torna spesso ad osservarle. Non ha molti argomenti di conversazione ed anche la sedia soffre il suo peso agitato. Non ha più l'età per competere in pose scultoree, ma non rinuncia a curare la definizione del fisico fino alle venature sotto cutanee. Ogni tanto alza la testa e la fa ruotare su un collo taurino che scuce l'orlo della maglietta. Malgrado ciò il suo sguardo tradisce una seria preoccupazione, l'angoscia di essere costretto a cambiare vita e di perdere la finta autostima guadagnata davanti a specchi di scena. Intanto il mio faro locale, continua a sfogliare distrattamente le pagine di un settimanale preso dal tavolo all'ingresso. Non ha mai smesso, senza mai effettivamente leggere alcun articolo solo commentando i titoli con l'amica sedutagli affianco. Entrambe in forma, le classiche nonne sapienti di paese, che fanno ancora la pasta con il mattarello ed indossano le calzature ortopediche di farmacia per le vene varicose. Un giubbino scuro sulle spalle sotto alla camicia a fiori colorati cucita in casa con la stoffa comprata alla merceria sotto al Comune. Sono ancora capaci di sorridere anche se non sfugge il classico "Ma lo sai chi è finito all'Ospedale?", se non peggio. I capelli rigorosamente bianchi, perché tanto ormai cosa vuoi, stare ad allungare la coperta coi buchi? Hanno vissuto anche bene la loro giovinezza e si stanno godendo allo stesso modo la terza età, acciacchi compresi. Mettono semplicemente tutto nel conto della vita. L'amica viene chiamata a rapporto dal generale, lei prende la stampella da dietro la sedia prima di salutare e si incammina, passando davanti a una coppia di fidanzati. Giovani belli slanciati, ma che ci fanno qui? Sono il ritratto della salute, non un neo sulla pelle, occhiali da vista su un telaio invisibile. Pinocchietti chiari e le più brutte scarpe da tennis rosse che abbia mai visto prima, maglietta con la pubblicità di un locale caraibico, capello ingellato e sguardo fisso nel vuoto. Lei in tuta ginnica e body, viso scarno e chiaro, attento sulla lettura del un libro dalla copertina rigida. Non ha anelli nelle dita affusolate delle mani ed i capelli biondi sono raccolti in una coda. Sono praticamente immobili ormai da non sono quanto tempo, sembrano due manichini presi dal negozio in strada e piazzati su quelle sedie. Ad un certo punto lui si riprende da quel finto coma e si alza in piedi, stanco di aspettare si dirige verso l'uscita. Lei senza proferire parola, tanto nessuno li ha mai sentiti parlare, si alza e lo segue: mi sa che da qualche parte una nonna depressa sarà costretta a fare a meno delle pillole per la pressione. Coppia che esce, coppia che entra. Statuaria sia nel carattere che nel fisico anche se non più giovanissima. Arriva davanti alla finestra e per quanto è grande non entra più la luce del sole in quella stanza. Si sfila con grazia un leggera giacca estiva che potrebbe essere il lenzuolo del mio letto e allargando le braccia respira a pieni polmoni tutto lo smog del traffico in strada. E' alterata e non lo nasconde. Di corsa la segue il suo compagno che teme i suoi sbalzi d'umore pre mestruali e le raccoglie il soprabito prima che finisca in terra. Sembrano appena usciti da una commedia di Woody Allen, tanto che osservo in giro alla ricerca di una telecamera nascosta, perchè la scena è troppo inverosimile. La Venere si affaccia la finestra e si accende una sigaretta non curante del divieto appeso alla parete. Lui balbettando le fa notare che non sarebbe il caso, ma finisce per far scaturire uno sguardo di fuoco da far impallidire Leonida sulle Termopili. La regina spartana comincia ad inveirgli contro con piccole ed incomprensibili frasi urlate sottovoce tra i denti così vicino al naso del povero Woody, che è costretto a pulirsi gli occhiali dall'appannamento e dagli schizzi di saliva. L'uomo, si fà per dire, fa parziali ammissioni, si contraddice, nega e poi ritratta. Il Titanic è ormai in balia dell'oceano. Entra un altro giovane mutuato e chiede che è l'ultimo, tutti si bloccano a guardarlo e lui capisce. Fortunatamente riconosce una faccia amica nel tatuato che gli fà cenno di sedersi al fianco per godersi lo spettacolo. Per non farsi notare imbastiscono anche una breve ed inutile conversazione, ma in realtà vogliono assistere alla fine dell'incontro. La coppia si rende conto di essere fin troppo osservata e si trincea in un pesante mutismo: lei continua ad osservate i viandanti in strada, lui al suo fianco si guarda intorno per la stanza, mostrando finto interesse per li titoli delle pergamene professionali ed i fogli informativi appesi alle pareti. La sala si sta svuotando e poco prima della chiusura entra l'ultimo cliente. Una faccia conosciuta, un simpatico vecchietto che vedo spesso vicino a casa, sguardo allegro e una voglia di stare al mondo senza eguali. Mi chiede come sto, mento con cortesia e ci raccontiamo cosa è successo in paese. Tocca me, saluto e mi avvio verso la porta. "Cosa è successo?" Gli mostro la busta, entro e parliamo un po'.-

domenica 14 novembre 2010

Roberto SAVIANO e il Tricolore - "Vieni via con me" di Fabio FAZIO e Rob...

Scandaloso! Per tutti. Scomodo e antipatico e adesso non solo per la camorra. Sarebbe stato più semplice per lui allinearsi, seguire il pensiero comune, adattarsi alle situazioni come una bandiera che segue semplicemente la direzione del vento. Invece fa l'idealista. Nessuna lezione solo storie di uomini per dimostrare che nonostante tutto è meglio essere coerenti, soprattutto con se stessi. Non gradito nè da sinistra e nemmeno da destra, perchè fuori dagli schemi e non governabile. Masi non lo voleva e Travaglio si sente deposto dal trono del protagonismo televiso. Ottusi che temono il confronto e più lo disprezzano più viene acclamato dal pubblico pagante della Rai. You Tube è colma dei suoi video, tra i più scaricati, tra i più ricercati, tra i più cliccati. Ho scelto questo. Un inno all'Italia, al senso di appartenenza, alla volontà di un popolo. Attenzione alle persone scomode, a quelli che non ci stanno sempre e comunque. Meglio ascoltarle perchè hanno semplicemente qualcosa da dire.

lunedì 8 novembre 2010

Ho intenzione di

Ho intenzione di leggere un libro di Piperno. Come spesso mi accade seguendo una puntata delle invasioni barbariche, inciampo in un'intervista piuttosto interessante. Non necessariamente un personaggio positivo, un ebreo anticonformista intelligente e piuttosto diretto. All'inizio forse mi ha incuriosito la sua postura scomoda su quella sedia, la movenza esplicativa delle mani e la fisionomia da Charlie Brown un pò cresciuto. Non sempre i "consigli di Daria" sono andati a buon fine. Ma certamente non sarà il solito romanzo, giallo o narrativa scontata.

lunedì 1 novembre 2010

Halloween