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giovedì 18 febbraio 2010

Informatici senza frontiere

Un'altra lodevole inziativa di persone che si dedicano ad aiutare il prossimo. Forse solo piccole cose per migliorare la qualità di una o più vite già molto disagiate, per non dire in taluni casi disperate. L'associazione "Informatici Senza Frontiere" si propone di portare il sapere e la tecnologia informatica per dare un aiuto concreto. Un esempio è la collaborazione nata tra Informatici Senza Frontiere e l’A.B.E. (Associazione Bambino Emopatico) per il progetto “Bambini al Computer a Brescia”: l’obiettivo e’ quello di mettere in rete le associazioni appartenenti alla Federazione FIAGOP, la Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica. Il progetto intende utilizzare strumenti a basso costo e dare grande impulso alla diffusione in internet. Una prima fase prevede la preparazione della documentazione per l’utilizzo di Skype (comunicazioni via internet) e DIMDIM (presentazioni e videoconferenze), il supporto per la definizione degli standard di utilizzo e per lo start up. In una seconda fase verranno poi strutturate le reti di comunicazione tra le associazioni. Questa volontà colloborativa permette a bambini gravemente malati di poter seguire le lezioni scolastice dal proprio letto di ospedale o di comunicare in video con parenti ed amici per non essere dimenticati. L'unico timore è che coloro che devono comunicare con questi bambini non siano attrezzati per farlo. Infatti se da una parte l'onlus è in grado di aiutare le famiglie bisognose di assistenza, spesso si trova di fronte un interlocutore sordo per mancanza di fondi e cioè la scuola pubblica o la sanità attulamente non sufficientemente finanziate. Il paradosso delle buone azioni. Ma non bisogna arrendersi....mai!

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