Sia benvenuto ogni visitatore di questo Blog

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curiosi o svogliati, tristi o allegri, sensibili o crudeli
qui troverete immagini, pensieri, riflessioni,
commenti ed un possibile incontro o scontro di idee
il tutto condito dalla buona educazione, dall'ironia e dal buon senso nel rispetto del prossimo
un blog realmente fatto in famiglia, dove ognuno ci mette un pezzo di vita da condividere
si parte da qui con alcune immagini per vedere dove questo mezzo di comunicazione ci può portare
non per nulla chi usa internet viene definito un .... navigatore

martedì 29 marzo 2011

Gelido

Classificata al 48^ posto del concorso fotografico on line dal titolo "l'inverno" organizzato da fotocontest.it

martedì 22 marzo 2011

Sottosopra

Fuori uso
classificata la 13^ posto al concorso fotografico on line dal titolo "Sottosopra"

venerdì 18 marzo 2011

giovedì 17 marzo 2011

ITALIA UNITA

ITALIA UNITA

giovedì 3 marzo 2011

Fughe da Fermi

Giovedì 10 Marzo 2011 - Ore 21.00 Teatro dell'Antoniano a Bologna - ingresso gratuito. Una interessante inziativa dell'associazione ANGLAD attiva sul territorio bolognese nella lotta alla droga. Un modo per saperne di più, anche se non ci riguarda da vicino. Ecco di seguito la descrizione dell'incontro:

Un momento di formazione ideato per offrire al personale scolastico conoscenze necessarie ad individuare fenomeni di disagio, identificare fattori di rischio e facilitare il dialogo con i giovani, grazie a messaggi educativi efficaci Nato per affrontare comportamenti a rischio e disagio giovanile nelle sue tante sfaccettature, “Fughe da Fermi” propone la formula di comunicazione peer to peer, alla pari, attraverso la testimonianza di Eugenia, una ragazza di 23 anni, entrata in comunità a 18 e ormai alla fine del programma. Ad accompagnarla sul palco, in un percorso narrativo fatto di musica, parole e visual art, dove l’informazione passa attraverso l’emozione, vi sarà il regista e conduttore Pascal La Delfa.
“La tragica realtà – ha spiegato Andrea Muccioli, responsabile della comunità di San Patrignano che attualmente ospita 1500 ragazzi, di cui 42 di Bologna da dove, negli anni, ne sono arrivati oltre 500 - “è che c’è un esercito di ragazzi che scappano da se stessi. Sono i drogati normali, frutto di un cocktail di egoismo e rassegnazione al quale ci siamo assuefatti. Ma il problema non è più solo il ragazzino che a 12 anni fuma droga. Nella stanza a fianco c’è suo padre che sta facendosi una riga di coca. Bisogna intervenire sul disagio familiare, creare centri di ascolto e socializzazione".

martedì 1 marzo 2011

Dico la mia

E' necessario un piccolo inciso per comprendere il senso di questo post sollecitato da una mail ricevuta dal Presidente del Consiglio dei Genitori dell'Istituto Comprensivo di Castel Maggiore che vi riporto di seguito:

Sono il Presidente del Consiglio d'Istituto e quindi, come tale, ho un ruolo istituzionale che non mi consente di prendere posizioni politiche.

Tuttavia stavolta mi espongo e, credo, a ragione.

Nell'ambito del convegno dei Cristiano-Riformisti il Capo del governo ha usato le seguenti parole:

… potere educare i figli liberamente e liberamente vuol dire di non essere costretti a mandare i figli a scuola, in una scuola di Stato dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare dei principi che sono il contrario di quelli che i genitori vogliono inculcare ai loro figli educandoli nell’ambito della loro famiglia..
Chiedo a voi genitori se la scuola che frequentano i vostri figli inculca valori contrari a quelli che inculcate voi.

Chiedo se i vostri figli frequentano una scuola di stampo sovietico e illiberale.

Vi chiedo se è ammissibile che il Presidente del Consiglio possa disprezzare e denigrare la scuola pubblica, la quale è tra i pilastri dei suoi compiti istituzionali come azione di governo (e che, ce ne stiamo accorgendo, sta demolendo).

L'unica ragione che posso trovare per cotanto accanimento è che, per avere l'appoggio della Chiesa in un momento in cui l'immagine ed i valori che lui trasmette sono tutto fuori che cristiani, debba cavalcare il fantasma del comunismo e l'odio verso ciò che è pubblico.

Ma anche spiegando questo attacco con l'opportunismo elettorale, sono profondamente indignato nel vedere che la scuola dei nostri figli viene disprezzata e attaccata senza precedenti, con accuse ridicole e offensive non solo per chi ci lavora, ma anche per noi genitori (siamo tutti deficienti a mandare i nostri figli in una scuola contraria ai nostri valori?).

Credo che stavolta quello che lui ha detto superi molte altre affermazioni precedenti, e credo che il mio ruolo di Presidente debba essere quello di difendere la scuola dei nostri figli non solo da continui tagli economici, ma anche da attacchi di tipo culturale-ideologico.

Non condivido nel merito le parole del Presidente del Consiglio che ritengo che siano purtroppo espressione di una politica italiana di bassissimo rilievo, affarista ed opportunista in ogni suo schieramento e non solo quello di maggioranza. Con rammarico devo però ammettere che le Istituzioni Nazionali e Locali elette con suffragio popolare, non sono altro che la rappresentanza anche dei nostri malcostumi. E' inopportuno non riconoscere le nostre responsabilità e sarà il caso di comprendere che coloro che dirigono la nostra vita sociale, siano essi maggioranza od opposizione, ci rappresentano sia nel bene che nel male. Sono la nostra immagine speculare ogni qualvolta veniamo colti in fallo e non vogliamo prenderci nè le nostre responsabilità e nemmeno le nostre colpe. Non abbiamo più rispetto per nulla: se abbiamo un figlio manesco lo giustifichiamo affermando che i ragazzi devono impare a difendersi; se provoca una danno minimizziamo o cerchimo un concorso di colpa; chiediamo all'idraulico consenziente di non farci la fattura e se un vigile ci ferma al semaforo senza le cinture, con il cellualre ed il bambino non legato al seggiolino, cosa rispondiamo? "Ma sono fermo al rosso!" E allora cosa possiamo aspettarci dai politici, se cerchiamo una conoscenza, un favore, una appoggio clientelare per migliorare il nostro status sociale. La nostra cultura è radicata nel negazionismo e nella irresponsabilità, frutto di una crescita nella mancaza di valori a cui invece una nazione ed in popolo in quanto tale dovrebbero fare riferimento. Ma la realtà è ben diversa: predichiamo da tempo la meritocrazia, ma un alunno non può essere bocciato nemmeno se mette le mani addosso ad un insegnante, altrimenti dovrà risponderne ad un Tribunale Regionale al quale si saranno rivolti i genitori di tanto esempio socilale. Non meravigliamoci se poi i giovani pensano che una ragazza minorenne abbia solo colto l'occasione della vita recandosi a casa di un uomo potente per denaro. E la scuola pubblica non è al di fuori da questo teatrino: assenteismo, assunzioni pilotate, ripetizioni a pagamento in nero, bullismo, droga, "non mi compete", "non dipende da me". Odio fare paragoni con gli stati stranieri, ma in Germania un ministro si è dimesso per aver copiato una tesi di laurea, in Italia avrebbe avuto una laurea honoris causa. La vera rivoluzione CULTURALE che può vermante cambiare questo paese a costo zero, consiste nel dire la verità ai nostri figli SEMPRE anche quando non ci conviene!